venerdì 2 gennaio 2015

Chi lo vuole bianco, chi lo vuole nero

Il mio primo post dell'anno voglio dedicarlo a lui, l'idolo, la ragione di vita, la luce dei miei occhi, sì insomma al mio cantantautorattormusaispiratrice Marco Mengoni.
Ogni volta che esce un disco nuovo si presenta la solita storia: ben prima dell'ascolto nascono giudizi, critiche, dibattiti, paragoni con i precedenti e con altri cantanti che, per carità, ben vengano la capacità di giudizio, il senso critico e la libertà di espressione ma mi hanno sempre infastidito le persone che pensano di detenere la verità assoluta e sparano sentenze con una sicurezza da far impallidire, trattando da emerito deficiente chi non la pensa come loro. 
Ma io sarò libera di apprezzare quello che mi offre tranquillamente senza pretendere chissà che e farmi pippe mentali e soprattutto senza venir considerata una leccaculo opportunista?
Innanzitutto mi fa morire da ridere che uno dei pregi che gli vengono continuamente attribuiti sia da sempre la sua unicità, il fatto che sia ineguagliabile e irriproducibile e poi: "mi ricorda Alex Baroni, Giorgia, Elisa, Tiziano Ferro, Niccolò Fabi, Samuele Bersani, i Subsonica, Baglioni, Zero, I cugini di campagna, i Pooh, Alex Britti, Battiato, Renga, i Muse, Luca Carboni, Pinco Pallo e Micojioni! " 
Poi sembra che aver inserito nell'album un brano di qualche autore non molto conosciuto sia un reato gravissimo, si parla di obblighi e di compromessi. Ora, un povero cristo che impiega due anni a costruire un album mettendoci tutto quello che può e lasciando anche aperta la possibilità di aggiungere a seconda del vissuto del momento, uno che spiega che anche se non sono scritte di suo pugno cerca sempre la chiave giusta per adattarle al suo sentire, possibile che abbia scelto di inserire una canzone in cui non si riconosce? E se anche fosse leggera, cosa di cui non sono affatto convinta, sarà padrone di cantare una cagata allegra e cazzara che lo diverte o che lo rappresenta in quel frangente oppure solo perchè ha una voce che ti leva di sentimento è obbligato ad essere un cantautore triste esistenzialista a vita? Anche questa trita storia che qualsiasi cosa presenti non è mai a livello delle sue capacità mi sta proprio sullo stomaco!
Vorrei proprio vedere se voi, che con un paio di occhiali assumete quell'aria compunta da severo professore, avete sempre sul comodino una pila di trattati di filosofia e storia e al cinema guardate solo film noiosissimi stracciamaroni, suvvia!   
 Pensavo che fare musica, scrivere testi e cantare fossero una forma d'arte con la quale una persona esprime se stessa e chi ascolta potesse trovare parole e stati d'animo che gli appartengono, da quando è diventato un ristorante dove possiamo ordinare ciò che più ci aggrada? Facciamo così: provate a sfregare una lampada, forse il genio riuscirà a procurarvi un bel manichino che canta come e ciò che desiderate, oppure fatevela da voi la musica che vi piace, ecchecaspita!



14 commenti:

  1. Anonimo17:17

    Sottoscrivo ogni singola parola di questo post!

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  2. Anonimo19:17

    Quoto tutto!!!!!

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  3. Anonimo21:32

    E quando ci vuole ci vuole santiddio!

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  4. Anonimo13:19

    "Ma io sarò libera di apprezzare quello che mi offre tranquillamente senza pretendere chissà che e farmi pippe mentali e soprattutto senza venir considerata una leccaculo opportunista?" (cit) Assolutamente sì però dovresti concedere la stessa libertà a chi vuole avanzare una critica. Se io penso che Marco abbia sbagliato in qualcosa (non che l'abbia fatto: è un'ipotesi!) lo dico e lo faccio altrettanto tranquillamente. Magari poi non sarà vero (che ha sbagliato) ma magari anche sì! In questa sorta di religione mengoniana, non so quando di preciso sia nato il dogma che Mengoni non sbaglia mai. Per quanto mi riguarda, Marco è un cantante, non è un guru spirituale nè Cristo sceso in Terra (nonostante sia nato il 25 dicembre) per cui quello che fa può essere messo in discussione anzi DEVE essere messo in discussione in quanto è molto più salutare per lui credersi discutibile che credersi perfetto! Se Marco, negli ultimi 5 anni, avesse fatto musica "senza pretendere chissà che" (cit) non avrebbe sperimentato quell'evoluzione, quella crescita e quella maturazione che invece c'è stata perchè se c'è un dogma qui che vale davvero è quello in cui crede anche Marco e cioè che "si può sempre fare meglio" Ilaria

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  5. guarda che è proprio quello che sostenevo, certo che puoi dire se qualcosa non ti piace ,ci mancherebbe, non è che io prendo per oro colato qualsiasi cosa faccia. E' che mi pare che se qualcuno critica una cosa che non gradisce si sente in diritto di dire che può criticare in assoluta libertà ma la stessa libertà non la concede a chi invece ha un'opinione positiva, non so se mi sono spiegata. E comunque c'è modo e modo di esprimere un'opinione eh. un conto è dire "non amo questa cosa, non mi convince, non rientra nei miei gusti "un altro è "Io lo voglio così" oppure pensare che qualsiasi cosa faccia che non ci piace non dipende da lui ma è stato obbligato. questo vizio di deresponsabilizzarlo non mi piace

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  6. E poi mai pensato che sia perfetto anzi, ma siccome non sono nè una manager musicale, ne un musicista, nè un produttore e non lavoro con lui, non posso conoscere i meccanismi che stanno dietro a certe scelte quindi certi attacchi mi fanno un po' ridere. sono un semplice fruitore della sua musica, se mi piace lo seguo, altrimenti no, punto. Non penso di avere il potere di farlo diventare come desidero io

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  7. Anonimo13:22

    In effetti, la libertà è un concetto molto apprezzato in teoria ma molto meno diffuso quando c'è da metterlo in pratica. Tutte le opinioni sono rispettabili anche perchè quello che ai miei occhi appare come un errore può non esserlo per qualcun altro e può non essere un errore in senso assoluto, ammesso che un errore di questo tipo esista. L'importante, secondo me, è che chi dice cose positive le dica per convinzione e non perchè pensa di doversi esprimere necessariamente in quei termini. A volte mi sembra di notare - ma forse è una mia impressione- che alcuni pensieri vengano deliberatamente omessi nel timore di vedersi collocare ad un gradino più basso nella scala della fansitudine. Il manager, il musicista, il produttore sono tutte figure importanti ma la musica è destinata al pubblico e con questo non voglio assolutamente dire che Marco debba farsi condizionare dalle opinioni di chi lo segue (il vero artista non asseconda gusti musicali preesistenti, semmai, CREA un nuovo gusto musicale); voglio solo dire che anche un fan dovrebbe essere libero di esprimere un parere così come Marco, di quel parere, dovrebbe essere libero di fregarsene!

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  8. In effetti mi sa che stiamo dicendo la stessa cosa. Come ho scritto nel post non mi sembra giusto che se a me piace una certa cosa (e con convinzione perchè quando qualcosa non mi convinceva l' ho sempre detto apertamente) venga tacciata come una pecora che accetta tutto perchè non ha il coraggio di andare contro l'idolo. (Ho usato quel termine ironicamente)
    Però mi è già successo in passato di aver abbandonato un cantante che non mi accontentava più e che seguivo con passione, con dispiacere ovvio, ma non sono mica andata a fare la fidanzata tradita accusandolo di essere cambiato.

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  9. Comunque sì, probabilmente ci son cose che non mi sembra giusto esternare perché non sono di mia competenza. Tipo ripeto, posso dirgli"questo arrangiamento a me non piace", questo brano non mi convince, ma non sono nessuno per "cambia produttore o casa discografica" . E guarda che credo che lo idolatrino più quelle persone che pensano che si abbassi a farsi scrivere le canzoni o a duettare con qualcuno, di chi invece semplicemente aspetta i suoi tempi e rispetta le sue scelte senza imposizioni

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  10. Anonimo13:26

    L'affermazione "se non hai nulla di carino da dire, taci" andrebbe sicuramente applicata più spesso, farebbe piazza pulita di tante cattiverie gratuite ma non la trovo giusta fino in fondo. Io opto per una sano equilibrio, qualcosa a metà strada tra l'incenso e l'offesa Ilaria

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  11. ma sai..di solito prima di parlare io penso sempre se le stesse cose, accuse, critiche, venissero rivolte a me come reagirei. Per la serie "non fare agli altri..." e poi agisco di conseguenza, sempre con sincerità. Più che altro " se non hai nulla di costruttivo o di intelligente da dire taci"

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  12. Anonimo13:27

    Tanto per chiarire, io parto sempre dal presupposto che chi parla sia un fan perchè, se non lo è, il discorso cambia. Lì veramente c'è solo da tacere: persone che non lo conoscono, non lo ascoltano e piovono sulla BU per offendere senza scopo o meglio al solo scopo di offendere. Ecco quelle persone proprio non le reggo perchè lì veramente si tratta di un aprir bocca solo per fargli prendere aria.

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  13. ovviamente non è che un fan è obbligato a compare a scatola chiusa ed accettare tutte le scelte solo perchè è affezionato, ma neanche ha il diritto di dire certe cose secondo me. Ripeto, puoi esprimere il tuo parere sul tuo gusto ma non insultare perchè non è come ti aspettavi. E' il fan che deve o vuole seguire, non il cantante che si piega a fare quello che vuole la gente.

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